Immagini, testi e video: sono questi i contenuti che ogni azienda teme di creare ogni anno. Da cosa nasce la paura? Dalla mancanza d’idee. Siamo nell’overbooking dei contenuti e ci stiamo sempre più affacciando al “content crisis”.
I contenuti digitali sono l’elemento cruciale della Digital Customer Experience che è oggi la pricipale sfida dei team di marketing. La gestione è però sempre più complessa, per i volumi e per la varietà crescente presente online. Senza considerare la sempre crescente necessità di personalizzare la distribuzione in un contesto multichannel.
La chiamavano content crisis
Tutti i mestieranti del marketing la chiamano crisi dei contenuti, ma di cosa si tratta davvero. Possiamo semplificare affermando che è un BUG (con questo termine che tanto si sente pronunciare online) del cervello causato dalla difficoltà di gestione di tanti contenuti per l’azienda. Immagina di avere:
- Social Media da gestire (minimo sono 3: Facebook, Instagram e LinkedIn)
- Sito web con correlato blog
- Articoli e PR
- Cataloghi e nuove uscite dei prodotti
- Manifesti e Affissioni varie
- Comunicazione in store
- Campagne di Google Ads
- Campagne di Social Media
… e chi più ne ha più ne metta tutto, ovviamente, in linea con il canale di comunicazione e con il brand.
Parliamo non solo di scritte e articoli, ma d’immagini, loghi, video, documenti, file pdf, copy e testi in word: tutti quegli elementi indispensabili per la realizzazione di newsletter e DEM, per le pagine web, per i contenuti in app native, i totem fisici, il digital advertising e via dicendo.
Un elenco che confonde
Già semplicemente questo elenco mette in discussione la pace della mente… immaginate di doverlo fare ogni giorno! La crisi deriva dalla costante necessità di incrementare i contenuti da gestire per allinearsi alle richieste della comunicazione. Del resto, che il contenuto sia l’elemento di maggior valore del marketing moderno è un fatto noto da tempo, un valore che senza una distribuzione personalizzata alle audience appropriate fa fatica a emergere.
“Content is king, distribution is queen”.
Abbiamo indagato per individuare la vera importanza del contenuto nella esperienza digitale degli utenti e l’impatto che una content crisis avrebbe nel panorama della comunicazione. In base ad uno studio di Sitecore, leader globale nelle soluzioni di Content e Digital Experience Management, oggi il 40% del budget marketing complessivo è dedicato al contenuto. Il 97% dei marketer ritiene critica la gestione dei contenuti e il 74% ammette di essere in difficoltà (da qui la content crisis) a causa della loro crescita in termini di volumi e molteplicità.
In più, il numero di digital touchpoint fra un’azienda e i suoi clienti è in aumento esponenziale, incredibilmente amplificato anche dalla attuale condizione sanitaria che stiamo vivendo.
La sfida?
Ovvio che tutto questo panorama descritto è molto bello… se hai i mezzi per portarlo avanti. E chi non ha a disposizione un intero reparto marketing copy che si occupa della ideazione, creazione e implementazione dei contenuti? Esistono solo due strade: perdersi agli occhi degli utenti, cercare di affidarsi ad esperti che possano sostenere la loro comunicazione in ogni canale di vendita per raggiungere il giusto prospect senza disperdere budget e contenuti.
E gli esperti del marketing? Hanno davanti la sfida di creare sempre nuove esperienze contenutistiche con contenuti mirati in grado di mantenere relazioni con i propri clienti nel lungo periodo. Si perché le nuove tecnologie permettono di raggiungere in modo sempre più raffinato i clienti in base a sempre maggiori variabili di tendenza di acquisto e di navigazione. Davvero tante possibilità che permettono di ottimizzare il budget nel migliore dei modi senza disperdere energie, soldi e… parole!
Ma allora la content crisis, di cui abbiamo parlato, esiste davvero? Si, e bisogna combatterla attraverso una attenta e accurata strategia contenutistica per aumentare il fatturato. Possiamo affrontarla insieme, come agenzia e azienda, premi il tasto WhatsApp in basso a questa pagina e contattami per una consulenza gratuita!